1447.03.07.

07 March, 1447
Terms of the lease of the gabella del vino e biscoto to Zorzi Londacho and his society. - NLM Arch. 357, fol. 239(226)r-v. Register. - J. Sarnowsky, Macht und Herrschaft im Johanniterorden des 15. Jahrhunderts, Münster 2001, n. 29, pp. 644-45.

(239[226]r) Questi sono capitoli e convencioni fati e conclusi per li comissari de lo convento Rhodo posti e dati per lo reverendissimo mossignor lo maistro e consiglio, mons[ignor] fra Jacomo Acciaioli locotenente di mons[ignor] lo armirato e mons[ignor] fra Valerian de Chalus locotenente di mons[ignor] lo seneskalko e mons[ignor] fra Raymon Jou comandador de San Piero de Chalanda con mi Zorzi Londachi e compagni restati dacordo in questo giorno 7 di Marco 1446.

Primo che li diti Zorzi e conpagni debiano teniere la gabella del vino e biscoto con tuta sua rasione e preminencia costumat[a] per anni tre in arrendamento per fiorini correnti de Rodo sei milia per ciascuno anno, zoe 6000, incomenciando a di 13 de Octobre prossimo venente e finindo a di 12 de Octobre 1449, pagando de tre mesi in tre mesi, segondo la antiga usança, cioe per ciascuna paga de tre mesi fiorini mille cinquecento, cioe 1500.

Secondo che li diti arrendatori siano tenuti de armar la galia de la guardia, cioe de dare cento sessantaquatro marinari, cioe 164, includendo in quelli lo comito, sotocomito, scrivano e tronbeta a rason de firini tre lo meso per ciascuno marinaro.

Terco che li diti arrendatori siano tenuti acordarli marinari in presencia deli nostri comiti e non altramente, aco che pigliano homeni ben dispositi e sufficienti per dita marinaria de la galia.

Quarto che li diti marinari siano presti e aparechiati de recollirse e montare in gallia infra lo spacio de trente hore incomenciando dall'ora che sarano rechuesti over sara fata la chrida.

Quinto che li diti marinari comenciano acontara soldo da quello iorno, che li frari mansarono in galia, fin a lo jorno, che la dita galia tornara in Rhodes.

Sexto che passando la ultima hora del dit[e] 30 hore, che noi possiamo pigliare a soldo tanti marinari quanti mankarano del numero di 164 a firini quatre per ciascuno, de quanti pigliarono a danno e interesse di diti arrendatori.

(239[226]v) Septimo che li diti arrendatori possano teniere morti firini mille, cioe 1000, a loro poder, fin che passano li diti tre anni de lo arrendamento, salvo che a la ultima paga de lo ultimo anno non possano teniere si non firini cinque cento, cio e 500.

Octavo che passati li diti tre anni, cio e a la fine quando loro lassarono la gabella, se li marinari deberano dare a li diti arrendatori, che la religione sia tenuta deprendere e acceptare li diti debitori fin a la suma de firini cinquecenti, cio e 500, e non piu, qualli marinari debitori li diti arrendatori debiano a segnare o ver le loro fermanca a la religione over a chi ella cometera, e questo infra lo termino de doi mesi incomenciando del jorno che lassarano dito apalto.

Nono che la religione debia á tener la galia armata ciascuno anno mesi doi, e se non se armasse, chi li diti arrendatori abiano guadagnato el soldo de marinari che montara per doi mesi.

Decimo che li diti arrendatori abiano ciascuno anno per loro pensione firini ducenti, cio e f[irini] 200, intendendosi li primi 200 f[irini] per questo presente anno che finera a di 12 d'Octobre prossimo venent[e] e poi successive per li altri tre anni come de sopra e dito.

Undecimo che li diti arrendatori debiano retieniere li mille firini de la terca paga, de questo presente anno che cominca a di 13 d'Aprille prossimo venent[e].

Duodecimo che li diti arrendatori siano tenuti de dare questo anno per la dita gabella firini sei millia e quatrocento vinticinque segondo che apare per lo comerchio, cio e 6425.

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first adaptation 01.08.2002 Jürgen Sarnowsky / revised 22.11.2008 /
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Juergen.Sarnowsky@uni-hamburg.de  (Jürgen Sarnowsky)


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